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INTERVISTA A TARRUS RILEY
Di Mr.Bigga (del 26/07/2008 @ 07:00:00, in Interviste, letto 1218 volte)

Vi presentiamo una interessante intervista ad uno degli artisti reggae pi amati in questo momento. E’ un modo per conoscere pi da vicino Tarrus Riley, scoprire come nato un album di successo quale stato “Parables” e conoscere la sua opinione su quanto accade nella musica jamaicana di oggi.

“Parables” uscito nel 2006 e ha conosciuto un successo tardivo. Ti ha sorpreso quanto accaduto?

No, non direi perch sapevo che le canzoni contenute nel disco erano buone. Non sapevo per quanto tempo ci sarebbe voluto affinch diventasse un album di successo. In questo ha contribuito molto la distribuzione della VP Records che ha portato “Parables” ovunque nel mondo. Il mio primo disco “Challanges” (proprio ora ristampato dalla label americana,ndr) non aveva catturato l’attenzione del pubblico proprio a causa della mancata distribuzione.

Tu hai scritto tutte le canzoni di “Parables”?

Si tutte, fatta eccezione per “Stay With You”, un pezzo di John Legend e una combination con Duane Stephenson, “Let Love Live”, che abbiamo scritto insieme.

Dean Fraser ha prodotto tutto il disco.

Dean ha una grande influenza sulla mia musica. Era un buon amico di mio padre ed ora un mio ottimo amico. E’ un uomo e musicista per il quale nutro il pi profondo rispetto, come un grande fratello per me. Ha gi lavorato con me nel primo disco e lavorare con lui in studio di una semplicit disarmante. Quando si entra in sala di incisone non ammette distrazione, vuole che si lavori con tutta la concentrazione possibile. Ho davvero appreso tanto da lui.

Molti artisti amano produrre se stessi, un risultato al quale ambisci anche tu?

Partecipo anche io alla produzione del mio disco e questo lo devo al fatto di aver fatto molti progressi musicalmente. Certo non sono io il boss, per non faccio mai mancare la mia opinione su quali accorgimenti mettere su una determinata canzone.

Quali sono i legami professionali con Don Corleon?

Ho due pezzi prodotti da lui, “Far Away” e “Black Bitter”. La prima una canzone d’amore, l’altra una reality tune sull’amicizia. Quello che mi piace di Don Corleon che la sua musica fresca. E’ importante collaborare con altri produttori, cos puoi sperimentare dei nuovi suoni. In tale direzione sono state interessanti anche le collaborazioni con Bulby e Fatta di Fat Eyes (“Protect Your Neck con Bling Dawg,ndr).

Stai gi lavorando a un nuovo disco?

Si anche se non siamo ancora entrati nella fase di registrazione. Abbiamo gi delle canzoni, anche perch a me piace molto scrivere, per questo posso dire di essere costantemente al lavoro.

Sei cresciuto grazie a tu padre respirando musica. Quali sono state le tue influenze?

Per essere onesto non posso ridurre le mie influenze a un solo artista. Posso dire che sempre stata la musica la mia maggiore fonte di ispirazione.

Damian Marley stato soprannominato dai jamaicani “The Younger The Better”. E a te che nome hanno dato?

Singie Singie! Ringrazio per il sostegno che la gente mi d. Quando ti danno un soprannome come se il pubblico ti adottasse.

Mavado e Busy Signal condividono con te la parte alta della classifica. Quale il tuo rapporto con loro?

Munga, Mavado, Busy…noi rappresentiamo la Jamaica e il reggae. Siamo tutti giovani artisti. I nostri messaggi sono diversi. E’ come la frutta: tutti appartengono alla stessa famiglia, ma ognuno ha le proprie caratteristiche. Io sono solo un frutto della musica reggae e tutti contribuiamo alla musica jamaicana.

Quali sono i giovani artisti che stimi di pi?

La Jamaica ricca di talenti e anche questa volta non posso limitarmi ad un nome. Tutti i giorni, in Jamaica nasce una star. Si parla spesso della mia terra per la violenza e il crimine, eppure il talento musicale resta il tratto caratteristico della mia gente.

Molti artisti denunciano la violenza nei loro testi, purtroppo altri sono implicati nel crimine. Si tratta di essere nati in un certo posto oppure dipende da altro. Tu non sei cresciuto in Jamaica e sembri diverso dagli altri.

La violenza ovunque, non solo in Jamaica. I diversi tipi di comportamento dipendono anche dall’educazione che i genitori ti hanno dato. C’ poi una pressione da parte della comunit dalla quale proviene e come gestisci un tale tipo di pressione. Crescere nel ghetto non per nulla semplice, quello che vedi tutti i giorni ti resta dentro. Tutto sta nel gestire questi molteplici elementi e la violenza non la risposta. Rastafari ti insegna a controllare te stesso e a guidarti, ci che diceva anche Marcus Garvey. Tutto ci mi ha aiutato moltissimo: gli insegnamenti di mio padre e mia madre, e soprattutto di Jah Rastafari. Solo cos ti comporti in maniera diversa. Certo devi restare un guerriero, perch poi essere troppo passivo non una cosa positiva. Ma la violenza non mai e ripeto mai la risposta. Perch non vincerai nessuna guerra facendo delle battaglie.

Sei stato in tour con Jah Cure. Cosa pensi del trattamento riservato all’artista dalle autorit britanniche (lo scorso inverno vietarono al singer di entrare nel paese,ndr)

Dico questo, che Jah Cure sia colpevole o meno la sua pena l’ha pagata, ora deve ripartire dopo tanti anni di prigione. Purtroppo sembra che il sistema continui a farti pesare le eventuali colpe anche dopo che hai scontato la pena, privandoti cos di alcuni diritti. Jah Cure ha pagato, ora merita rispetto.

E’ pi difficile essere un Rasta in Jamaica o negli Stai Uniti?

In Jamaica ci sono pi pressioni per i Rasta. Molti chiudono le porte se sei Rasta. Il Rastaman un frutto con le spine ma dal cuore tenero. Il mondo intero e la Jamaica stimano i Rasta ma non lo mostrano. I giovani del ghetto, in strada ti dicono “yes ras” e mostrano rispetto. Negli Stati Uniti molti portano i dreadlocks e poi l’esistenza di tante culture fa si che per i Rasta pi facile non subire discriminazioni. D’altronde sono stati gli immigrati a costruire gli Stati Uniti. In Jamaica diverso, li dicono ad esempio “ohm guarda il rasta bwoy”, mentre in America si ha l’immagine del Rasta, come un Re in Babylon.

Intervista realizzata dalla redazione di Reggaefrance durante il loro viaggio in Jamaica. E’ stata fatta il 14 gennaio del 2008.

Traduzione by Mr.Bigga

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20/10/2011 @ 8.47.22 script eseguito in 109 ms
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