HOME - BIET
Associazione non lucrativa per la diffusione e la promozione della cultura e della spiritualit etiopica
Mahlet - musica sacra
Potere della trinit
L'educazione tradizionale
La conquista dell'autonomia

I nostri scopi

Catalogo Biblioteca

Un monaco mostra un manoscritto

Letteratura Tradizionale


Dopo il declino dell'Impero Aksumita, verso la met dell'VIII secolo, l'Etiopia entr in un periodo tenebroso di cui fino ad oggi sembra non siano sopravvissuti documenti letterari. Tuttavia un grande periodo di rinascita culturale fece seguito alla restaurazione della Dinastia Salomonica intorno al 1270; ed il XIV secolo fu l'inizio di quello che stato definito il "Periodo d'oro" della letteratura Etiopica. Sebbene il Ge'ez non fosse pi il un linguaggio parlato esso mantenne il suo ruolo primordiale come linguaggio letterario ed ecclesiastico, come il Latino nella Chiesa Occidentale. In aggiunta ai lavori di natura teologica o dogmatica con il regno di Amda-Seyon (1314-44), troviamo l'inizio di lunghe serie di Cronache Reali dell'Etiopia. La cronaca di Amda-Seyon un lavoro d'eccezione. Questo vivido e irresistibile racconto delle battaglie di Amda-Seyon contro i Musulmani fu certamente il lavoro di un testimone e denota una nuova fase della letteratura Ge'ez. Dello stesso periodo il pi antico testo amarico conosciuto: una collezione di canzoni soldatesche celebranti le vittorie di Amda-Seyon. Da questo momento in poi le cronache reali divennero una caratteristica regolare dello sviluppo della letteratura Ge'ez nell'Etiopia Cristiana. Questo periodo vede anche la composizione del Kebra Nagast o "Gloria dei Re" che forse il lavoro pi significativo della letteratura Etiopica. stato composto dal Nebura'ed Yeshaq di Aksum e combina storia, allegoria e simbolismo nella sua ricreazione della storia della Regina di Saba, di Re Salomone e del loro figlio, Menelik I d'Etiopia. La grande impresa dell'autore, Yeshaq, sta nel modo con cui ha raccolto insieme e sintetizzato tutte le miriadi di intrecci del grande ciclo di storia e leggende che sono intessute nei costumi della vita Etiopica. Altri lavori di questo periodo includono il Mashafa Sa'atat o "Liturgia delle Ore" un lavoro molto popolare di Abba Ghiyorghis di Gascha. Il Weddasie Maryam o "Lodi di Maria", come spiega lo stesso nome, una collezione di inni e lodi dedicate a Nostra Signora ordinate secondo i giorni della settimana. attribuito ad Abba Salama, che si anche impegnato in una revisione del testo della Bibbia. Appare anche un nuovo genere di letteratura dedicato alla vita dei santi e martiri. I pi conosciuti lavori di questo genere sono: il Gadla Sama'etat o "Atti dei Martiri" e il Gadla Hawaryat o "Atti degli Apostoli". Ma il pi importante di questi lavori il Senkessar o "Synaxarium" che stato tradotto da Sir E.A. Wallis Budge sotto il titolo di "Il Libro dei Santi della Chiesa Etiopica". questa una composizione delle vite dei santi, sistemate secondo il loro giorno festivo durante l'anno. Generalmente questi lavori sono dedicati alla lotta e alle sofferenze sopportate dai santi e martiri in difesa della loro fede. Vi sono descritti i tormenti subiti cos come le sofferenze nell'afflizione, i loro miracoli, il loro martirio e, dopo la morte, il conseguimento della Corona della Gloria. In verit la letteratura medioevale Etiopica particolarmente ricca di agiografie. Le vite dei famosi santi come S. Antonio e S. Giorgio godono di una grande popolarit; cos anche la vita dei santi Etiopici come S. Takla Haymanot e Gabra Manfas Keddus rappresentano un'importante fonte di studio. Si conservano ancora interi volumi manoscritti dedicati alla narrazione della vita di un singolo santo e dei miracoli da lui operati sia in vita che dopo la morte. Spesso questi manoscritti contengono bellissime illustrazioni. Due importanti opere originali compaiono all'inizio del 15 secolo. La prima il Fekkare Iyasus o "L'Interpretazione di Ges" che in tono messianico profetizza la venuta di un re chiamato Teodoro (Tewodros) portatore della pace sulle sofferenze dell'umanit. Questa profezia divenne di importanza considerevole fino alla met del 19 secolo, quando Re Teodoro II scelse questo nome regale, apparentemente perch in associazione con la profezia. Un'altra opera filosofica fu il "Mistero del Cielo e della Terra" descrivente l'eterna lotta fra il bene ed il male. Il regno dell'Imperatore Zar'a Ya'eqob (1436-1468) fu un periodo notevole per lo sviluppo di una grande attivit letteraria. Lo stesso Zar'a Ya'eqob fu uno zelante riformatore e scrisse molti importanti lavori come il Mashafa Berhan o "Libro della Luce" ed il Mashafa Milad o "Libro della Nativit". Il re tent di confutare le eresie che si erano radicate e di attaccare la corruzione delle pratiche religiose. Fra gli altri lavori che a lui vengono attribuiti ci sono: la collezione di inni intitolata Arganona Maryam Dengel o "Arpa della Vergine Maria" e Egziabeher Nagsa o "Dio ha regnato". Numerose edificanti omelie sono state prodotte in questo periodo, e le pi famose sono raccolte nella collezione intitolata Retu'a Haymanot (Vera Ortodossia) attribuita a S. Giovanni Crisostomo. L'inizio del 16 secolo vide molti cambiamenti in Etiopia. L'invasione Musulmana caus grosse distruzioni del patrimonio nazionale Cristiano. Molte chiese e monasteri furono distrutti insieme al loro patrimonio di manoscritti, il quale, tuttavia, sopravvissuto a sufficienza per la preservazione delle tradizioni nazionali. Una interessante figura letteraria di quel periodo fu un certo Embakom (Habakuk), un Arabo convertito al Cristianesimo che entr nel celebre monastero di Debra Libanos. Egli fu l'autore di Ankasa Amin o "Porta della Fede" e di un certo numero di traduzioni dall'Arabo. Una serie di opere letterarie di questo periodo fu ispirata dalla necessit, per la Chiesa Ortodossa Etiopica, di definire la sua posizione di fronte all'influenza della Chiesa Cattolica Romana. Il pi conosciuto di questi lavori s'intitola Confessio Claudii o "Confessioni dell'Imperatore Claudio (1450-59), un'esposizione ispirata dalla Fede Alessandrina. Altri lavori di questo periodo sono: il Sawana Nafs o "Rifugio dell'Anima"; Fekkare Malakot o "Chiarificazione della Divinit"; Haymanot Abaw o"Fede dei Padri". Nessun sommario della letteratura Etiopica sarebbe completo se non facesse menzione del grande lavoro conosciuto con il titolo di Fetha Neghest o "Legge dei Re". Il Fetha Neghest davvero una miniera per la legge sia civile che ecclesiastica e come tale un lavoro letterario di importanza nazionale. Durante tutta la storia il Fetha Neghest stato strettamente legato alla Chiesa Etiopica che tuttora ne osserva molti precetti. Il Fetha Neghest stato sempre fedelmente conservato nei monasteri e nelle chiese importanti. L era a disposizione per consultazioni e veniva anche studiato ed insegnato agli studenti ecclesiastici. Anche in tempi pi recenti servito come base o ispirazione per molte leggi sia civili che penali.
Per eventuali informazioni e per comunicarci la vostra adesione: EXODUS - Ethiopian Cultural Service