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12-Giugnomento}
News inviate da Fabiano
ETIOPIA feudo Americano ?
Dopo una trentennale guerra d'indipendenza (1961-1991) l'Eritrea fromalmente diventata indipendente dall'Etiopia nel 1993. Da allora, mentre l'Etiopa diventato un super-feudo americano (solo nel 1995 gli Usa hanno destinato a questo paese il 48% di tutti gli aiuti finanziari alle nazioni africane, in cambio della svendita dell'economia nazionale alle multinazionali americane), l'Eritrea ha imboccato con decisione la strada dell'indipendenza economica dal gigante americano e dagli istituti finanziari internazionali quali FMI e Banca Mondiale, dando vita ad un inedito quanto coraggioso modello di sviluppo, basato sulle risorse e le tradizioni locali, invece che sui capitali e gli interessi stranieri. Gli Usa, interessatissimi a penetrare in un paese collocato in una posizione geo-politicamente strategica, hanno provato in tutti i modi a "riportare alla ragione" la ribelle Eritrea, che per ha continuato ad opporre una fiera res istenza, culminata nel "no" di Asmara alla concessione di basi militari agli Usa. Pochi mesi dopo, nel maggio del 1998, le truppe della "fida" Etiopia, finanziate da Usa e Israele, invadono l'Eritrea, con il pretesto di rivendicazioni di confine, un argomento che in effetti ha sempre contribuito a tenere alta la tensione tra i due paesi. Lo scopo, reso evidente dalle offensive in profondit dell'esercito etiope, assistito dall'altro dai satelliti Usa, l'invasione e l'assogettamento dell'Eritrea. Ma l'impresa non riesce, e il conflitto si trasforma in una logorante "guerra di posizione", che ha causato fin'ora almento 40mila morti e mezzo miglioni di profughi. Solo quando le truppe di Addis Abeba si sono rese conto dell'impossibilit di raggiiungere l'obiettivo, il governo etiope si mostrato disponibile al dialogo, chiesto pi volte da Asmara, resa comunque ormai capitale di un paese messo in ginocchio da bombardamenti che hanno distrutto tutte le pi importanti infrastru tture.
Basi militari statunitensi sulle coste del Mar Rosso
23/05/02 - Washington - Lo scorso 18 maggio, dai microfoni della radio Voice of America, stata diffusa la notizia che il generale Tommy Franks, responsabile del Comando Centrale americano e uomo di punta nella guerra al terrorismo, avrebbe avuto contatti con l'autorit politica dell'Eritrea per l'installazione di basi militari statunitensi sulle coste del Mar Rosso. La notizia, se confermata, costituirebbe una svolta storica per la storia dell'Eritrea, che in passato aveva perentoriamente rifiutato di fornire appoggio logistico alle truppe americane. Queste importanti trattative si collocano peraltro in un clima di "distensione" del conflitto fra Eritrea ed Etiopia, seguito anche alla riapertura, avvenuta lo scorso 6 maggio, della frontiera fra i due paesi ai Caschi blu dell'Onu, incaricati di sorvegliare il "cessate il fuoco".

L'Etiopia aveva chiuso la porta in faccia alla missione di pace dell'Onu, rimproverando ai suoi responsabili di essere passati da Asmara, capitale dell'Eritrea, nello scortare due giornalisti stranieri al villaggio etiope di Badme.

fonte www.warnews.it

ETIOPIA ED ERITREA, STUDIANO PIANO PER RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI (BRIEF, PEACE/JUSTICE) AFRICA, 14 MAR 2002
Ci sono nuove speranze per i ricongiungimenti familiari in Eritrea ed Etiopia. Lo ha riferito, al termine di una visita ad Asmara il rappresentante speciale delle Nazioni Unite per l'infanzia, Olara Otunnu, che ha anche aggiunto di aver raccolto la disponibilit di entrambi i governi in materia. Le separazioni familiari, causate dalle precipitose fughe di intere famiglie, sono state tra le conseguenze pi drammatiche del conflitto tra i due Paesi del Corno d'Africa. Il problema assume dimensioni notevoli se si pensa che prima che dell'inizio delle ostilit il concetto di nazionalit era sostanzialmente estraneo alle due comunit, in modo particolare per coloro che abitavano le zone di frontiera. Una situazione che garantiva 'di fatto' ai cittadini di un paese il godimento degli stessi diritti anche nell'altro. Altro nodo cruciale emerso durante la visita del rappresentante Onu l'annosa questione dei campi minati. Il rientro a casa di migliaia di profughi tuttora rifugiati nelle tendopoli allestite dall'Onu vincolato ad una preventiva bonifica dei terreni cosparsi di ordigni. L'Eritrea gi da tempo ha consegnato alle autorit internazionali le mappe di ben 331 campi minati dislocati nelle aree del conflitto. Da parte sua l'Etiopia deve ancora fornire preziose informazioni sulle zone considerate pericolose all'interno del territorio in cui erano schierate le proprie truppe. Nel maggio del 1998, una disputa sulla linea di confine ha scatenato una guerra fra i due Paesi - costata decine di migliaia di morti e oltre un milione di profughi - che si conclusa solo nel giugno 2000.
ETIOPIA - ERITREA: ATTESA SABATO STORICA DECISIONE SUI CONFINI (BRIEF, POLITICS/ECONOMY) AFRICA, 11 APR 2002
giunto ieri ad Addis Abeba (Etiopia) Ali Sayyid Abdallah, ministro degli Esteri eritreo. il pi alto rappresentante di Asmara che metta piede in Etiopia da due anni a questa parte, cio da quando terminata la guerra tra i due Paesi. Il ministro nella capitale etiopica per partecipare ad una riunione dell'Organizzazione per l'unit africana-Unione africana (Oua-Ua). Domani far ritorno ad Asmara. Inoltre, ieri il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha chiesto che la Missione dell'Onu nei due Paesi del Corno d'Africa (Unmee) sia prorogata di altri sei mesi, fino al 15 settembre. La richiesta stata dettata dalla necessit di creare le condizioni per l'applicazione del verdetto inerente i nuovi confini tra Eritrea ed Etiopia, che entro il 13 aprile dovrebbe essere emesso dall'apposita commissione incaricata dell'arbitrato in materia.
GOVERNO DECIDE RIAPERTURA FRONTIERA CON ERITREA (BRIEF, POLITICS/ECONOMY) ETHIOPIA, 4 MAG 2002
L'Etiopia riaprir la frontiera con l'Eritrea. Lo ha deciso oggi il governo di Addis Abeba, precisando che il provvedimento entrer in vigore luned prossimo. La chiusura del confine a tempo indeterminato era stata attuata una settimana fa per impedire il passaggio dei 4.200 caschi blu della missione Onu nei due Paesi del Corno d'Africa (Unmee). La misura era stata adottata come ritorsione nei confronti della forza multinazionale, considerata colpevole di avere "violato la sovranit etiopica" facilitando il passaggio di un gruppo di giornalisti dall'Eritrea al villaggio di confine di Badme, di cui Addis Abeba rivendica il controllo. Il governo del premier Meles Zenawi, per, ha confermato la propria richiesta di rimozione del generale olandese Patrick Cammaert, il comandante militare dell'Unmee ritenuto di eccessive "simpatie filoeritreee". La disputa frontaliera - che ha provocato un sanguinoso conflitto fra i due Paesi - avrebbe dovuto essere risolta dalla sentenza emessa lo scorso 13 aprile dalla commissione Onu incaricata di definire i confini. Tuttavia, nell'arbitrato non stato indicato con chiarezza il destino di Badme, che continua ad essere conteso e alimenta l'ostilit fra i due governi.
ADDIS ABEBA: DIECIMILA IN PIAZZA CONTRO ONU ED ERITREA (STANDARD, POLITICS/ECONOMY ETHIOPIA, 20 MAG 2002
Nuovi pericolosi segnali di 'nervosismo' dall'Etiopia? Forse no, ma un fatto che ieri diecimila persone hanno manifestato ad Addis Abeba per protestare contro i confini tracciati dalla Corte internazionale dell'Aja (Olanda) incaricata dall'Onu di risolvere la disputa frontaliera con l'Eritrea. Il corteo si svolto in modo del tutto pacifico ed stato organizzato dal Partito democratico etiopico (Edp), una delle formazioni politiche all'opposizione nell'ex colonia italiana. Il segretario generale dell'Edp, Lidetu Ayalew, ha sottolineato come all'Etiopia sia stato negato l'accesso al mar Rosso, dimenticando - forse - che la commissione di arbitrato internazionale non aveva un mandato in merito. Il leader dell'Edp, inoltre, ha duramente criticato anche il governo del Fronte Rivoluzionario del popolo etiopico (Eprdf) - la coalizione al potere dal maggio 1991 ed egemonizzata dal partito del premier Melles Zenawi, il Fronte popolare di liberazione del Tigrai (Tplf) - reo di aver concesso l'indipendenza ad Asmara nel 1993. Secondo quanto stabilito in Olanda, l'Etiopia manterr quattro delle cinque zone contese (Zalambes, Alitena ed Aiga al centro e Bure ad est) mentre resta ancora un mistero la sorte di Badme nell'ovest, principale 'casus belli' tra i due Paesi. La Corte, inoltre - rifacendosi ai tre trattati internazionali di inizio secolo scorso (1900, 1902 e 1908) - ha deciso che ad est la frontiera passer parallela alla costa sul mar Rosso, 60 chilometri all'interno. Il conflitto tra i due Paesi del Corno d'Africa esploso nel maggio 1998. Un anno dopo stata siglata una prima intesa di pace ma solamente nella primavera del 2000 stato proclamato il cessate il fuoco a cui ha fatto seguito l'accordo di pace firmato ad Algeri nel dicembre di quello stesso anno. Attualmente i circa mille chilometri di confine sono pattugliati da 4200 caschi blu della Missione Onu nei due Paesi (Unmee), che tengono sotto controllo anche una zona di distensione - conosciuta con il nome di Temporary security zone (Tsz) - di 22mila 600 chilometri quadrati.

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